Relazione attività sociale anno 2009
Nell’anno trascorso ha preso finalmente avvio la regolarizzazione della difficile situazione finanziaria della Società causata dai ritardi nelle erogazioni dei contributi pubblici. Come noto, negli ultimi anni abbiamo potuto proseguire la nostra attività solo grazie ai cospicui prestiti accordatici dai soci. Le spese, d’altro canto, non sarebbero state procrastinabili poiché avevamo delle scadenze da rispettare e l’evolversi della situazione non avrebbe consentito rallentamenti dell’attività. Una nota positiva è stata fornita dal rinnovo della Concessione con il Comune di Trieste che consente – almeno per i prossimi anni – un introito certo che ci consente di far fronte alle ingenti spese di gestione del Centro di Trebiciano e dello Speleovivarium. Un ulteriore aspetto positivo di questo contesto è emerso dal rapporto che si è riusciti a instaurare – in piena sintonia con tutti i gruppi speleologici triestini – con in Vicepresidente della Provincia di Trieste. Alcune riunioni hanno infatti consentito al Vicepresidente di approfondire la conoscenza della variegata realtà speleologica triestina e agli speleologi di verificare la concretezza dell’impegno nel risolvere la nostra situazione finan-ziaria.
Esaurito il breve preambolo necessario a inquadrare l’aspetto finanziario (indispensabile per relazionare, svolgere o programmare qualsiasi attività), passiamo a sintetizzare il lavoro svolto segmentato nei consueti paragrafi:
1) Abisso di Trebiciano.
a) possiamo finalmente comunicare la conclusione dei lavori tesi ad assicurare una migliore sicurezza attiva e passiva ai visitatori della grotta e agli operatori impegnati nell’attività scientifica;
b) è stato effettuato il collaudo della dorsale di trasmissione dati (cavo TP e fibra ottica) e della linea telefonica. Il test è stato eseguito con apparecchiature elettroniche professio-nali forniteci dall’I.T.I. A.Volta e ha dato esito positivo;
c) siamo in trattative con un’azienda del Regno Unito per l’acquisto di sensori e trasduttori di segnali (di elevata qualità) da installare in grotta;
d) sono già in corso i collaudi per la trasmissione di immagini dalla grotta alla superficie;
e) abbiamo interessato gli uffici comunali per il rinnovo della concessione della particella inerente l’abisso. Questa fase si è rivelata indispensabile per il rilascio della documentazione necessaria a richiedere il parere della Forestale regionale in merito ai vincoli paesaggistici che dovranno essere superati per edificare il modulo scientifico all’ingresso della grotta, di cui abbiamo già l’assicurazione dei finanziamenti. La pratica sta comunque avanzando con una lentezza esasperante;
f) sono state effettuate numerose puntate esplorative – in occasione delle piene – con ca-notti e materiale da armo lungo tutto il perimetro della caverna. Sono state predisposte delle corde da risalita che sono state utilizzate successivamente per rilevare alcuni camini che non erano raggiungibili in arrampicata. Sondaggi sono stati effettuati nel ramo Beram alla ricerca di prosecuzioni.
2) Centro d’interpretazione ambientale di Trebiciano (CIAT).
Nonostante il difficile periodo dei lavori e collaudi in corso, abbiamo sempre assicurato la percorribilità della grotta a quanti ne hanno fatto richiesta e il numero dei visitatori è diminuito solo di poco dispetto alle punte degli anni passati.
Si sono avute anche nell’anno trascorso parecchie richieste di visita al di fuori dei periodi prestabiliti. Soddisfare queste richiesta ci ha obbligati a gestire con difficoltà il nostro tempo. Ė però successo che alcune visite non si sono effettuate per la mancata presenza di quanti avevano sollecitato l’apertura “particolare” della grotta. Abbiamo perciò deciso che visite “fuori orario” saranno consentite solo se ci troveremo già sul posto per lavori in grotta.
3) Grotta Luftloch.
a) Ė stata ulteriormente “approfondita” con lavori di scavo la nuova grotta e gli esploratori sono oggi a quota -170 metri;
b) per giungere a questo risultato, nell’anno trascorso sono state necessarie 65 uscite in cui è stato, tra l’altro, messo in sicurezza il tratto da -20 a -60;
c) è stata effettuata la sostituzione dell’impianto elettrico in superficie (dalla postazione generatore all’imbocco) e in profondità (sino a quota -60 metri);
d) sono state allestite alcune campate con scale fisse sino a quote -60 metri per facilitare la prosecuzione dei lavori;
e) sono state effettuate alcune risalite in roccia per individuare ulteriori finestre o camini che consentissero altre prosecuzioni a minore profondità;
f) al momento delle piene (quando l’espulsione dell’aria era più avvertibile), sono state effettuate numerose ricognizioni per individuare le fessure da allargare in tempi successivi.
4) Progetto M.P.S.
Nessuna novità di rilievo in merito al nostro progetto di “Monitoraggio Percolazioni Sospette” riguardante gli eventuali sversamenti dall’ex-discarica di Trebiciano nel sottostante reticolo carsico. Le autorità non hanno ritenuto di intervenire per motivi che non conosciamo e che non intendiamo approfondire. Recentemente è apparsa sulla stampa un’inchiesta sull’argomento confortandoci sul fatto l’importanza della materia è sempre avvertita dalla popolazione. Da parte nostra continueremo sul nostro cammino e gli sviluppi dell’esplorazione della grotta Luftloch potranno essere forse fondamentali per le nostre ricerche.
5) Stazione sperimentale ipogea.
La stazione è in piena attività. L’erogazione dei contributi ci ha consentito acquisti importanti ed altri sono in corso. Un nuovo server (con software specifico) sta per essere installato e si sono avviati i collaudi di nuove telecamere IP (trasmissione via rete LAN e Internet). Sono state acquistate numerose sonde meteorologiche (per palloni aerostatici, ma particolarmente economiche) che modificheremo per utilizzare in grotta. Si sono avviate le prove di trasmissione dati via radio tra la Stazione e la grotta Luftloch, essendo riusciti a ottenere le autorizzazioni necessarie. Ciò in previsione di un nuovo “allestimento scientifico” nella nuova grotta. La collaborazione di tecnici e specialisti si è ulteriormente allargata e, oltre alla consueta collaborazione dell’I.T.I. A. Volta, possiamo contare su altre partecipazioni fornite in forma volontaria. Dai primi passi esitanti con cui abbiamo avviato l’iniziativa, la Stazione sta oggi divenendo realmente importante a livello di sperimentazione ottenendo risultati ed esperienze che speriamo di rendere disponibili quanto prima per la comunità speleologica e scientifica.
6) Corsi e partecipazione alle attività della federazione.
In questo campo l’attività dell’anno trascorso non è stata particolarmente effervescente. I molti impegni operativi ci hanno impedito di partecipare a tutte le iniziative in cui avremmo voluto intervenire. Degna di nota è stata la presentazione di un .ppt ad un workshop sull’idrologia sotterranea organizzato dall’Università di Trieste e dalla Commissione E. Boegan della Società Alpina delle Giulie.
7) Divulgazione.
Il sito www.sastrieste.it continua a essere costantemente aggiornato e visitato da molti utenti della Rete che, prima della visita all’Abisso di Trebiciano, sono in grado di documentarsi adeguatamente sull’escursione. Anche nell’anno trascorso si è rinnovata la cerimonia natalizia in grotta con la partecipazione del parroco e dei fedeli provenienti dal villaggio, dalla Slovenia e dalla città.
Importante è stata la realizzazione di una serie di presentazioni .ppt che sono utilizzate quali supporto a conferenze e incontri cui interveniamo. Se ne sono svolte presso la sede sociale, presso alcune scuole e presso altre associazioni. I temi trattati sono stati l’Abisso di Trebiciano, l’impianto di sollevamento presso le Sorgenti di Aurisina, le “bocche soffianti” lungo tutto il corso del Timavo e i bunker di Sistiana. Abbiamo collaborato e partecipato alle riprese del documentario “Grottenarbeiter” – realizzato a livello professionale – che intende far conoscere quale sia l’attività sotterranea svolta (scientifica ed esplorativa) di quanti vi si dedicano. Alcune riprese sono state effettuate anche alla Grotta Luftloch.
8) Cavità artificiali.
Ė naturalmente proseguita anche nell’anno trascorso l’attività di questa branca della Società. Particolare importanza ha assunto il lavoro-studio effettuato nel bunker di Sistiana che è stato pubblicato in .pdf. Si è infatti sviluppata un’indagine approfondita sui criteri costruttivi della struttura bellica corredata di ampia documentazione fotografica e topografica. Sono inoltre proseguite le collaborazioni con l’associazione rionale di S. Giovanni per la tutela dell’ex Acquedotto Teresiano.
9) Attività di campagna.
Tanta effervescenza di attività ha inevitabilmente attirato in Società nuovi soci. Visto che il Corso ufficiale era stato appena concluso, è stato necessario avviare una serie di uscite (58) in provincia e in regione per fare familiarizzare i nuovi soci con l’ambiente sotterraneo e le tecniche di progressione. Solo successivamente questi potranno essere inseriti nei settori specialistici che ci vedono impegnati. Particolarmente numerose e interessanti si sono rivelate le uscite effettuate durante le piene timaviche alla ricerca di nuove cavità e nuove prosecuzioni nell’Abisso di Trebiciano. Nuovi siti sono stati individuati e i lavori potranno iniziare a conclusione di quelli già avviati alla Luftloch.
Trieste, febbraio 2010