Questa pagina ripropone le varie fasi organizzative ed operative inerenti la spedizione speleosubacquea denominata “Timavo System Exploratione 2014”, la seconda edizione di una serie di esplorazioni dell corso sotterraneo del fiume Timavo (Carso Triestino).
Visto l’ottimo clima di collaborazione instaurato nel 2013 con l’equipe francese del National Cave Diving Commette della FFESSM, nel 2014 viene riproposto un nuovo piano di immersioni che riguarderà il Pozzo dei Colombi e l’Abisso di Trebiciano. Le immersioni vengono effettuate dall’equipe adella FFESSM, mentre l’appoggio logistico è garantito dalla Società Adriatica di Speleologia di Trieste.
Con nostro enorme piacere, la spedizione Timavo System Exploration 2014 ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Trieste.
(Foto A. Maizan)
Lunedì 31 marzo 2014
Primi lavori al Pozzo dei Colombi
Chi ha tempo non perda tempo. Certo, mancano ancora vari mesi all’avvio della spedizione Timavo System Exploration 2014 e sono ancora in fase di perfezionamento numerosi dettagli delle immersioni, ma intanto si può iniziare a lavorare. Questa domenica, visto anche il bel tempo, sono iniziate le attività di allestimento del Pozzo dei Colombi. Preso atto dell’esperienza maturata nel 2013, sono stati rifatti tutti gli ancoraggi, in particolar modo quelli della teleferica per i materiali, sostituendo i precedenti con fitoni decisamente più resistenti. Si sta inoltre pensando ad un corrimano di protezione lungo l’orlo del pozzo costituito da un cavo d’acciaio smontabile, soluzione che diventa quasi indispensabile visto l’elevato numero di persone presenti all’esterno lo scorso anno.
A seguire, alcune foto di Alberto Maizan.
Martedì 6 maggio 2014
Mancano due mesi…
Mancano solo due mesi all’avvio delle esplorazioni del Timavo System Exploration 2014, ma prosegue la macchina organizzativa: i lavori di sistemazione esterna del Pozzo dei Colombi sono in fase avanzata, vengono inoltre effettuati alcuni incontri per dividere compiti e ruoli, e una serie di attività nell’Abisso di Trebiciano.
Sabato 19 luglio 2014
Fervono i preparativi
Oramai siamo agli sgoccioli… fra qualche giorno arriverà la forte squadra di speleosub francesi della National Cave Diving Commette della FFESSM. Da parte nostra stanno fervendo tutti preparativi inerenti la logistica della spedizione. Continuano i lavori al pozzo dei Colombi, in particolare per sostituire il cavo d’acciaio della teleferica di trasporto materiali. L’anno precedente abbiamo capito che ci voleva una struttura più resistente e tutti i cavi (quello portante ed i tiranti) più tutta la ferramenta (gambetti, tornichetti, radance) sono stati sostituiti con materiali di maggiore spessore. Questa attività è stata completata ed ora la nuova teleferica è pienamente operativa. Hanno collaborato Gabriele Crevatin, Alberto Maizan, Bruno Vojtissek, Paolo Guglia e Roberto Radovan.
Sabato 19 luglio 2014
TSE 2013-14: il documentario
Viene presentato il film documentario “Timavo system exploration”, dedicato alla ricerca nelle cavità carsiche del misterioso fiume Timavo, per illustrare il progetto che coinvolge SAS e FEESSM
Si tende il cavo della teleferica (Foto Guglia)Il gruppo di lavoro (Foto Maizan)
Giovedì 10 luglio 2014
Il team francese
Con il proseguire dell’organizzazione, giungono ulteriori dettagli dagli amici francesi.Quest’anno la squadra speleosubacquea sarà composta da: Marc Douchet Christian Moré Marc Renaud Jeremie Prieur-Drevon Probabilmente non saranno presenti Claude Touloumdjian (figura mitica della speleosubacquea), Michel Philips (esploratore del sifone dell’Abisso di Trebiciano nel 2013) e Jean-Pierre Stèfanato, ma il gruppo francese è comunque una delle massime espressioni a livello europeo in questo capo delle esplorazioni.
Venerdì 11 luglio 2014
Completati i lavori di allestimento
Nonostante il tempo non sia stato molto clemente, completiamo i lavori di allestimento al Pozzo dei Colombi. Risultano perfettamente installati ed operativi sia la teleferica per il trasporto dei materiali che la piattaforma galleggiante per i sub. Nel contempo è stata realizzata anche una piattaforma fissa di assistenza a livello dell’acqua, è stato rinforzato il fissaggio della scaletta di accesso al punto di attacco basso del cavo ed è stata predisposta una “sagola” fissa con zavorra che scende fino a circa 40 m di profondità. Viene effettuata anche un’operazione di bonifica del pozzo, che permette il recupero di vari materiali galleggianti gettati da ignoti nella grotta. Parallelamente sono proseguite le varie operazioni di allestimento all’Abisso di Trebiciano, con stesura di linee elettriche e telefoniche, e trasporto di canotti e materiali vari.
Al pozzo dei Colombi hanno operato Gabriele Crevatin, Bruno Vojtissek, Paolo Guglia, Roberto Radovan, Davide Tegas e Alberto Maizan. Nell’Abisso di Trebiciano hanno lavorato Sergio Dambrosi, Bruno Vojtissek, Piero Luchesi, Roberto Radovan e Edi Mauri.
Si cala la piattaforma (Foto Guglia)
Inizia la calata (Foto Maizan)
Verifica delle operazioni (Foto Maizan)
Ultimi controlli delle attrezzature (Foto Maizan)
Domenica 13 luglio 2014
Ed inizia l’avventura…
Entra nella fase operativa la settimana di esplorazioni subacquee riguardanti il corso sotterraneo del fiume Timavo. Vengono portati in profondità i materiali necessari alle immersioni sia nell’Abisso di Trebiciano che al Pozzo dei Colombi. Le condizioni generali si sono dimostrate abbastanza favorevoli in tutte le due grotte, con visibilità dell’acqua discreta ed una certa corrente. Se non ci saranno grandi precipitazioni nei giorni successivi, la situazione potrebbe dimostrarsi quasi ottimale. L’organizzazione dei lavori nella prima giornata è stata la seguente:
10 speleo della Società Adriatica di Speleologia – Trieste;
6 speleosub della National Cave Diving Commette della FFESSM;
3 speleo ospiti del Jamarsko drustvo Sežana;
1 speleo ospite del Jamarsko društvo Temnica;
1 speleo ospite del Jamarsko društvo Danilo Remškar – Ajdovščina;
1 speleo ospite del Jamarsko društvo Gregor Žiberna – Divača;
1 speleo ospite del Jamarski odsek Slovenskega planinskega društva – Trst;
2 speleo ospiti del Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante;
Addetti alle riprese video: 5 speleo ;
addetti alle comunicazioni: 4 speleo della Società Adriatica di Speleologia – Trieste;
addetti alla logistica esterna: 7 speleo della Società Adriatica di Speleologia – Trieste;
Per un totale di 41 persone coinvolte per quasi tutto il giorno.
Un momento importante
Risulta opportuno evidenziare anche un aspetto per noi estremamente positivo: a dare una mano sono scesi in grotta anche due speleo del Gruppo Speleologico Monfalconese AdFe ben sette amici sloveni appartenenti a 5 associazioni diverse.
É stata una circostanza molto interessante, perché si è creata un’occasione per conoscersi meglio e per scambiarsi opinioni. Dalla conoscenza può nascere il rispetto reciproco e la voglia di collaborare su progetti mirati.
Ringraziamo quindi gli amici che si sono dimostrati disponibili, non solo per l’aiuto concreto nel trasporto dei sacchi, ma soprattutto per aver condiviso con noi un momento importante della nostra attività.
Il gruppo prima dell’entrata nell’Abisso (Foto Guglia)Sistemazione sulla piattaforma galleggiante (Foto Guglia)
Lunedì 14 luglio 2014
Un occhio al meteo
Per quanto riguarda l’acqua presente sia nell’Abisso di Trebiciano che al Pozzo dei Colombi, le portate dipendono da molti elementi: spandimenti dell’Isonzo e del Vipacco, acque di percolazione ed il fiume Timavo (Reka) che viene inghiottito a San Canziano. É difficilissimo fare previsioni o ipotesi sulle condizioni che troveremo nei giorni a seguire. Uno dei pochi riferimenti di valutazione disponibili è quello relativo alla quantità d’acqua che si inabissa nelle grotte di San Canziano. Nella serata del 13 luglio entravano nel sottosuolo una media di 4-4,5 mc/s, non tantissimo, ma sufficiente ad innalzare i livelli (+ 2 m nell’Abisso di Trebiciano) ed a innescare forti correnti. Alle ore 18:00 del 14 luglio la portata era scesa a circa 3 mc/s, segno che, almeno dall’alto Timavo, gli arrivi d’acqua sono rallentati. Però sul Carso piove e questo non facilita certo le cose. Per i prossimi giorni è previsto tempo in deciso miglioramento e senza piogge, quindi speriamo bene.
Nel grafico che segue si può osservare la portata del Timavo a San Canziano. (fonte Agencija RS za okolje)
Prima giornata di immersioni
L’elemento più condizionante è stata sicuramente la pioggia, che ha modificato la circolazione idrica delle acque di profondità. Al Pozzo dei Colombi Marc Douchet, aiutato da Christian e Macsime, si è immerso seguendo il percorso verticale della fune zavorrata, per portarsi direttamente in profondità. A circa 14 m dalla superficie ha però incontrato una corrente trasversale tanto forte da dover sospendere la discesa. La visibilità si è dimostrata sufficiente, ma bisogna purtroppo aspettare che la forza delle acque si rallenti. Si ritorna, quindi, in questa grotta mercoledì o giovedì, sempre se il tempo migliora.Migliori notizie, invece, dall’Abisso di Trebiciano. Jeremie Prieur-Drevon, coadiuvato da Marc, è sceso in acqua ed ha perlustrato la parete sinistra del sifone. Si è portato decisamente verso est, lungo un percorso diverso da quello seguito da Michel Philips l’anno passato. E’ quindi proseguito verso sud, giungendo in prossimità dell’imbocco del lago Boegan. Quasi tutta l’immersione si è svolta lungo il fondo, a profondità variabili dai 6 ai 12 m, con forte corrente e visibilità di 2 m. Sono state trovate varie sagole, ma tutte interrotte, compresa quella posizionata nel 2013. Due sono quindi le belle notizie: è stato sagolato nuovamente il percorso che porta al lago Boegan ed alla galleria che si dirige verso sud, ma è stata confermata anche la presenza di alcuni ambienti (già osservati nel passato ma non visti l’anno scorso) in direzione est. Lo speleosub è rimasto soddisfatto dell’immersione che ha permesso di comprendere meglio la situazione complessiva del sifone e di definire una nuova linea verso la galleria esplorata da Michel.
Sono continuate anche le riprese per il documentario. Complessivamente sono scesi in grotta 5 speleo francesi e 7 speleo italiani, mentre 4 persone sono rimaste all’esterno per assistenza.
Immersione al Pozzo dei Colombi (Foto Guglia)
Marc e Jeremie dopo l’immersione, sotto la pioggia battente (Foto Guglia)
Martedì 15 luglio 2014
Seconda giornata di esplorazioni
Vista l’elevata corrente presente al Pozzo dei Colombi ed la pioggia caduta durante la notte, viene deciso di sospendere per qualche giorno le immersioni in questa cavità. Il primo lavoro della giornata è stato perciò quello di recuperare tutto il materiale dalla grotta, per una verifica ed una messa a punto. Alle ore 13:00 si è poi scesi nell’Abisso di Trebiciano. In grotta 4 speleosub francesi, 7 speleo di supporto e 4 persone di assistenza esterna. Jeremie Prieur-Drevon si è quindi immerso ed è risalito lungo la sagola fissata ieri. Durante il percorso sono state visitate alcune piccole diramazioni verso est, ma non è stata trovata, per i momento, alcuna vera prosecuzione in quella direzione. Lo speleosub è quindi avanzato in direzione sud, fino ad arrivare al termine del lago Boegan. In questo punto è ancora visibile la sagola fissata l’anno scorso ma Michel Philips. Si è trattato di una buona progressione che ha permesso di superare una zona abbastanza accidentata, caratterizzata da massi, lame e asperità varie, giungendo all’imbocco della galleria che si dirama in direzione sud. Non dimentichiamo che nel 2013, Michel ha dovuto fare ben 5 immersioni per giungere nella stessa posizione. Come già evidenziato, la corrente è decisamente forte ma la visibilità in acqua è più che soddisfacente, almeno secondo i normali parametri di questa grotta. Il giorno seguente tre sub si dedicheranno alle esplorazioni del sifone di entrata nella caverna Lindner dell’Abisso di Trebiciano.
Marc Douchet in uscita dal Pozzo dei Colombi (Foto Guglia)Jeremie Prieur-Drevon all’uscita dell’Abisso di Trebiciano (Foto Guglia)
Preparazione dei materiali (Foto Radovan)
Mercoledì 16 luglio 2014
Terza giornata di esplorazioni
Tutti gli speleosub hanno operato all’interno dell’Abisso di Trebiciano. É stato fatto un buon lavoro, con il posizionamento di 200 m di sagola in acciaio (quelle installate precedentemente sono state trovate tutte interrotte) ed il proseguimento delle esplorazioni. In particolare, Marc Douchet e Christian Moré hanno posizionato la linea fissa e Jeremie Prieur-Drevon ha continuato l’immersione in direzione sud. E’ stato perso abbastanza tempo nel ritrovare la prosecuzione scoperta da Michel Philips lo scorso anno, ma alla fine la galleria è stata localizzata, percorsa per un tratto e nuovamente sagolata. Il suo ingresso è stato trovato alquanto ostruito dalla sabbia e per questo la sua localizzazione è risultata decisamente complicata. Il livello dell’acqua era forse leggermente più alto rispetto a ieri ed anche la visibilità si è abbassata, probabilmente a causa di temporali notturni in Slovenia. Sono entrati in grotta 4 sub francesi più 5 speleo italiani e 3 persone sono rimaste all’esterno per l’assistenza (comunicazioni in diretta fra il fondo della grotta, il “modulo” posto al suo ingresso e la “Stazione Sperimentale Ipogea”). Domani si continua, puntando ad una decisa penetrazione verso sud.
Pronti per l’immersione (Foto Radovan)Verso il sifone (Foto Radovan)
Giovedì 17 luglio 2014
Quarta giornata di esplorazioni
Lenti ma inesorabili (e parlando di speleosub, sono entrambe caratteristiche positive…). Il livello dell’acqua si è alzato nuovamente mentre la visibilità è scesa drasticamente, ma nonostante le difficoltà sono continuati i lavori di esplorazione nel sifone di entrata dell’Abisso di Trebiciano. In acqua sempre tre sub della Commission Plongée Souterraine della Federation Francaise d’Etudes et de Sports Sous-Marins: Marc Douchet, Christian Moré e Jeremie Prieur-Drevon. Sono stati stesi ulteriori 200 m di sagola e si è arrivati praticamente al punto raggiunto lo scorso anno. Domani si procederà nell’esplorazione della galleria, che si dirige ancora in direzione sud/sud-ovest. Essendo la squadra composta da tre sub, si cercherà anche di capire come è fatta la galleria, spingendosi verso destra rispetto al percorso di oggi, che ha seguito invece la parete di sinistra. Come lo scorso anno, si evidenzia la presenza di vari detriti sia di origine naturale (foglie e rametti) sia legati all’inquinamento (residui di plastica). Verso il fondo della galleria è sembrato che la portata dell’acqua sia diminuita, per cui si proverà a localizzare meglio il flusso principale di arrivo. Importante anche la presenza di svariati protei, di grandi dimensioni, che hanno nuotato tranquillamente assieme ai sub. Oltre ai 3 sub francesi, sono entrati in grotta 8 speleo italiani e 2 persone sono rimaste all’esterno per l’assistenza.
Jeremie nel lago Timeus (Foto Radovan)
Marc e “Kiki” (Foto Maizan)
Sabato 19 luglio 2014
Quinta giornata di immersioni
Molte conferme e tanti dubbi, questo è il bilancio provvisorio che possiamo trarre dalle immersioni svolte nel corso del TSE 2014. Abbiamo capito che il Timavo è un osso duro, un fiume che non si concede facilmente e che pretende costanza e dedizione. Abbiamo compreso, inoltre, che le condizioni che si possono incontrare durante le immersioni sono sempre e comunque difficili: nel 2013 portate quasi nulle e visibilità scarsissima; quest’anno portate notevoli, forti correnti e visibilità spesso minima. Probabilmente ci sono delle brevi finestre di qualche giorno nel corso delle quali le condizioni si ottimizzano (per quanto possibile…) ma devi essere lì, in acqua, proprio in quel breve momento. Per quanto riguarda le immersioni al Pozzo dei Colombi l’unica cosa che si può dire è che, in questo mese di luglio 2014, le condizioni sono state praticamente proibitive, con flussi di corrente trasversali fortissimi a quota – 14 m. Troppo pericolo per continuare nelle esplorazioni. Nell’Abisso di Trebiciano, invece, condizioni mutabili di giorno in giorno legate alle frequenti (e spesso intense) precipitazioni in Slovenia. E’ stato possibile, comunque, fissare quasi 500 m di nuove sagole (una buona parte in acciaio inox che dovrebbero resistere per un po’ di tempo), proseguire oltre il limite raggiunto lo scorso anno e verificare meglio la morfologia complessiva dei vani. Sicuramente è aumentata, e anche di molto, la conoscenza di questi passaggi sommersi. Sono emersi, però, anche alcuni dubbi. La galleria trovata nel 2013 e seguita anche quest’anno non si è rivelata il passaggio da dove arriva l’acqua ed è quindi ancora da localizzare il punto di arrivo del flusso principale. In precedenza eravamo sorpresi che i passaggi si dirigessero verso sud, in quanto tutti si aspettavano uno sviluppo verso est. Con le recenti esplorazioni abbiamo capito che gli ambienti sommersi si sviluppano verso sud-ovest, se non addirittura verso ovest. Un vero mistero. Si stanno raccogliendo i dati e presto si riuscirà a formulare qualche ipotesi più precisa.
(Foto Blocher)(Foto Maizan)
Si recupera…
La giornata di sabato è stata dedicata al recupero dei sacchi di materali dall’Abisso di Trebiciano. Non considerando tutto quello che è stato portato all’esterno dagli speleo presenti all’ultima immersione, sono rimasti in grotta 20 sacchi belli grandi e pesanti. Chi ha portato due carichi, chi uno, ma alla fine, circa alle ore 16:00 tutto era in superficie. Oltre ai soci SAS, dobbiamo ancora una volta ringraziare gli amici sloveni Jaka (Sežana), Mitja (Divača) e Robert (Ajdovščina) per l’aiuto dato, nonchè Claudio (JOSPD) e Matteo (AdF).
Una piccola parte dei materiali da recuperare (Foto Maizan)
Domenica 20 luglio 2014
L’organizzazione: qualche dato
Nell’attesa di elaborare i dati finali delle esplorazioni, è possibile fare qualche considerazione sulla presenza delle tante persone indispensabili alla riuscita della spedizione internazionale Timavo System Exploration 2014 (in semplice ordine alfabetico).
Gli speleo sub francesi della National Cave Diving Commette della FFESSM che si sono immersi sono stati: Marc Douchet, Christian Moré e Jeremie Prieur-Drevon.
Hanno fatto assistenza e supportato le operazioni subacquee i seguenti membri della National Cave Diving Commette della FFESSM: Macsime Douchet, Florian Naddeo e Marc Renaud.
Hanno aiutato nel trasporto dei materiali i soci della Società Adriatica di Speleologia: Alessandro Bernardini, Federico Bidoli, Massimiliano Blocher, Giorgia De Colle, Fabio de Nadai, Cristian Duro, Davio Fabris, Marco Gubertini, Fulvio Levi, Piero Luchesi, Alberto Maizan, Beppe Masarin, Edi Mauri, Marco Mauri, Dimitri Milla, Ilario Muggia, Roberto Radovan, Marco Restaino, Stefano Savini, Lorenzo Slama, Piero Slama, Davide Tegas, Rocco Umer e Bruno Vojtissek.
Hanno aiutato nel trasporto dei materiali i seguenti amici: Frank Bizjak (Jamarsko društvo Temnica), Claudio Bratos (Jamarski odsek Slovenskega planinskega društva – Trst), Matteo Cavanna (Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante), Jaka Jakofčič (Jamarsko drustvo Sežana), Rok Juren (Jamarsko drustvo Sežana), Michele Maris (Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante), Mitja Maružin (Jamarsko društvo Gregor Žiberna – Divača), David Ostanek (Društvo za raziskovanje jam LČ – Postojna), Robert Rehar (Jamarsko društvo Danilo Remškar – Ajdovščina) e Leon Tavear (Jamarsko drustvo Sežana).
Hanno fatto parte della squadra addetta alle riprese del documentario: Réuel Cincotta, Gabriele Crisman, Ben Guignet, Giulio Manzin, Andrea Marchetti, Giacomo Marsi, Nicola Medin e Manuel Rosani.
Hanno seguito le operazioni all’esterno e le comunicazioni: Gabriele Crevatin, Sergio Dambrosi e Paolo Guglia.
Hanno aiutato in vario modo: Sara Colombo, Valentina Cossetto, Maria di Nadai, Gaia Dreossi, Francesca Midena, Sara Pignatelli, Tatiana Urbas e Maureto Vecchiet.
In totale 59 persone da coordinare all’interno e all’esterno delle grotte. Un lavoro che ha sicuramente beneficiato delle esperienze accumulate lo scorso anno, ma che si è basato principalmente sulla buona volontà dei partecipanti. Un ringraziamento a tutti.
Presentazione del documentario
Presso il teatro di via dei Fabbri n. 2/a, si è tenuta la presentazione ufficiale del documentario Timavo System Exploration 2013-14 realizzato dai nostri amici Benjamin Guignet e Giacomo Marsi. Dopo le presentazioni di rito è stata fatta la proiezione del documentario, che si è dimostrato all’altezza del tanto lavoro svolto. Chi ha potuto assistere alle riprese ed alle lunghe fasi di trasporto e posizonamento delle attrezzature, sa quanta fatica è stata necessaria. Il livello qualitativo del prodotto finale ripaga però sicuramente l’impegno profuso. E’ seguita una presentazione del nostro Marco Restaino, con alcuni accenni al fiume Timavo, alle grotte soffianti ed alle esplorazioni in corso. La serata si è quindi conclusa con un breve intervento di Piero Luchesi e con i dovuti ringraziamenti a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione del documentario.
Il finale ha visto anche la proiezione di un video del nostro bravo socio Bruno Vojtissek, riguardante il back-stage dei lavori di ripresa dell’anno scorso. In sala era presente tutto il team al competo di speleosub francesi della FFESSM.
Ben Guignet e Giacomo MarsiL’elegantissimo Marco Restaino (Foto Guglia)
Mercoledì 23 luglio 2014
La spedizione internazionale di ricerca sul corso sotterraneo del fume Timavo ha avuto abbastanza riscontro sui media locali.
Ecco un breve elenco degli interventi che hanno riguardato la nostra attività:
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